● Rendiamo ecologici i trasporti terrestri e marittimi
● Costruiamo il futuro sostenibile di Porto Marghera
Da domani 26 ottobre 2021 parte l’ Open Season 2021 di Venice LNG. Fino al 26 novembre p.v. gli operatori interessati potranno chiedere il loro accreditamento per la partecipazione.
Dopo essersi accreditati nell’area del sito dedicata - area riservata, che conterrà i dettagli tecnici del progetto Venice LNG e tutte le informazioni in merito all’Open Season 2021, si potrà presentare la propria Dichiarazione d’Interesse (non vincolante) e l’ulteriore documentazione necessaria al procedimento.
Per richiedere le credenziali d’accesso o per qualsiasi altra informazione scrivete a: openseason@venicelng.it
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Venice LNG ha ottenuto l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio tramite Decreto Autorizzativo, emanato alla fine di dicembre 2020 dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’Intesa con la Regione del Veneto. Il Decreto fa propri tutti i pareri espressi dagli Enti coinvolti nell’iter autorizzativo, tra questi: la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS, la Commissione di Salvaguardia di Venezia, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione del Veneto, il CTR Veneto, la Capitaneria di Porto di Venezia, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e il Comune di Venezia. Il progetto è promosso e supportato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale ed è stato co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della programmazione CEF (Connecting Europe Facility) tramite le azioni denominate Gainn4SEA e Venice LNG Facility per un totale di 18,5 milioni di euro
Nel 2017 si è celebrato il centenario di Porto Marghera: pagine di una storia straordinaria, scritta da grandi industrie e imprenditori visionari, capaci di trasformare quest'angolo lagunare in un polo industriale tra i più importanti d’Europa.
La logistica energetica è una delle funzioni storiche dell’area industriale di Marghera, che dal dopoguerra ha contribuito allo sviluppo e alla crescita economica del Nord d’Italia e del Paese intero.
Decal Spa, socio unico di Venice LNG, è fin da allora protagonista di questo processo con l’attività di stoccaggio di prodotti petroliferi, chimici e petrolchimici, biocarburanti e oli vegetali.
L’obiettivo del progetto Venice LNG a Marghera è contribuire allo sviluppo e al consolidamento dell’utilizzo del gas naturale liquefatto (GNL), il combustibile a minore impatto ambientale oggi disponibile sul mercato, necessario per la transizione energetica.
Nel mondo il GNL si sta diffondendo come carburante per camion, navi, industrie e reti cittadine di distribuzione lontane dai gasdotti, autobus a lungo raggio e treni.
La distribuzione razionale ed economica dei prodotti energetici, sia tradizionali che innovativi, richiede depositi costieri per la loro importazione via mare e per la distribuzione ai clienti nelle aree di maggiore richiesta.
A pieno regime il deposito di Venice LNG, con una capacità di 32 mila metri cubi, potrà alimentare camion e navi per circa 900 mila metri cubi di GNL all’anno.
La costruzione richiederà circa due anni e mezzo con l’impiego di oltre 100 operatori tra tecnici e operai specializzati. Caratteristica dell’impianto è essere “per conto terzi”, quindi non coinvolto nella proprietà del GNL stoccato.
Venice LNG ha ottenuto l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio tramite Decreto Autorizzativo, emanato alla fine di dicembre 2020 dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’Intesa con la Regione del Veneto. Il Decreto fa propri tutti i pareri espressi dagli Enti coinvolti nell’iter autorizzativo, Venice LNG è stato analizzato, approvato e finanziato dall’Unione Europea ed è supportato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.
emissione di polveri sottili (PM10) ridotte fino al 90% rispetto all’olio combustibile o il diesel marino
emissioni di composti di zolfo, compresa l’anidride solforosa, ridotte quasi a zero
investimento complessivo destinato al progetto
capacità massima di stoccaggio del deposito
traffico marittimo medio previsto
manodopera impiegata per la costruzione del deposito
durata della fase di cantiere
Oggi la distribuzione primaria del GNL come carburante è possibile da 35 impianti in Europa, di cui due in Italia da poco entrati in attività. Altri sono in fase di progetto o in costruzione. Alcuni impianti sono all’interno dei grandi rigassificatori, che alimentano la rete di distribuzione del gas naturale.
Altri impianti, come Venice LNG, sono di dimensioni minori e sono dedicati unicamente a rifornire il mercato dei trasporti e dei consumi locali di GNL.
La distribuzione del GNL alle stazioni di servizio e agli altri utenti avviene tramite autobotte; inoltre, il GNL viene reimbarcato su piccole navi cisterna (“bunker vessel”) che riforniscono navi passeggeri e da carico, come avviene adesso per i combustibili tradizionali. È possibile anche distribuire il GNL tramite ISO container via treno.
Navi gasiere di piccola taglia (max 30.000 m3) in transito dal Canale Industriale Sud
32.000 m3 di capacità massima di stoccaggio
Volume movimentato previsto nella prima fase: 150.000 m3/anno
Massimo volume nominale di movimentazione a regime: 900.000 m3/anno
Bettoline di piccola taglia e camion (alimentati a GNL)
Il gas naturale, in forma gassosa o liquida, si è imposto nella seconda metà del secolo scorso in sostituzione del carbone e dei derivati petroliferi per le sue migliori qualità ambientali, oltre che di resa energetica.
Diffuso tramite grandi gasdotti e reti cittadine, il gas naturale è usato per il riscaldamento degli ambienti e l’alimentazione delle industrie. Dall’inizio del 2000 ha iniziato ad essere utilizzato anche per la produzione di elettricità.
Rispetto ai derivati petroliferi la combustione del gas naturale riduce tra dell’80% le emissioni di azoto, non genera polveri sottili né composti di zolfo, cancerogeni. Riduce del 20-30% le emissioni di CO2, climalterante. Oltre alle emissioni allo scarico, anche le vibrazioni e le emissioni sonore sono inferiori.
Circa dieci anni fa società di trasporto e armatori hanno iniziato a utilizzare il GNL come combustibile per camion e navi, dando avvio ad una nuova filiera industriale in continua espansione.
La presenza di Venice LNG incrementerà l’uso del metano liquido nell’area di Marghera, Mestre, Venezia e nella Laguna, riducendo il rischio di contaminazione del suolo e delle acque e migliorando la qualità dell’aria.
Gli obiettivi internazionali e nazionali di completa decarbonizzazione hanno accelerato il processo di ricerca scientifica e tecnologica per l’eliminazione dei residui impatti ambientali e climatici del GNL.
Il bioGNL ha impatto climatico neutro e la sua miscelazione con quello fossile, in percentuali sempre crescenti, rende il GNL un combustibile completamente decarbonizzato, conforme ai più stringenti limiti emissivi attuali e futuri, senza la necessità di sostituire nuovamente motori e infrastrutture.
In Italia sono già attivi tre impianti di produzione di bioGNL. Un gruppo di stazioni di servizio offre GNL miscelato con il 20% di bioGNL. Nel Mar Baltico da poco è in vendita GNL per le navi miscelato al 10%.
Venice LNG potrà stoccare indifferentemente GNL e bioGNL e fornire i due prodotti, la cui composizione chimica è identica.
Un’altra innovazione ambientale riguarda l’acquisto dei crediti di emissione, disponibili in vari Paesi, che compensano le emissioni dei carichi di GNL trasportati dalle grandi metaniere, che si qualificano “carbon free”.
Un forte impegno di istituzioni internazionali, nazionali e imprese è in corso per ridurre i rischi di emissioni autorizzate o involontarie di metano, principale componente del gas naturale, climalterante.
Altri nuovi combustibili alternativi al petrolio sono in fase di studio, come l’idrogeno e l’ammoniaca “verdi”, ed il GNL sintetico ( S-LNG, ricavato da idrogeno “verde”), prodotti con energie rinnovabili. Il sito di Venice LNG è già idoneo per il bioGNL e il GNL sintetico e a seconda dell’evoluzione tecnologica potrà essere ulteriormente sviluppato per prodotti futuri.
L’uso del GNL nei trasporti terrestri pesanti prende avvio in Italia nel 2014 con la prima stazione di servizio a Piacenza, centro di smistamento di primarie aziende di trasporti di lunga distanza.
Nel resto d’Europa erano già presenti decine di punti di rifornimento. L’Italia ha recuperato il ritardo e nel 2019 è diventata leader in Europa per numero di stazioni di servizio e camion circolanti.
Le stazioni sono dotate di serbatoio criogenico per la conservazione del gas naturale liquido che è erogato direttamente ai camion e in forma di gas compresso alle auto.
I nuovi mezzi pesanti a GNL hanno le stesse prestazioni dei mezzi alimentati con combustibili tradizionali. Con un rifornimento i camion a GNL possono percorrere anche 1.600 chilometri.
Oggi in Italia sono operative più di 120 stazioni che riforniscono oltre 4.000 camion, per un consumo di circa 300.000 metri cubi/anno di GNL (130.000 tonnellate/anno). Il nostro Paese rappresenta circa il 25% del mercato europeo.
Questo risultato è stato raggiunto nonostante in Italia non fossero ancora disponibili fino a poche settimane fa depositi costieri di GNL: gli operatori devono rifornirsi in Francia, Spagna o in Europa del Nord, con pesante aggravio di costi.
La maggior spesa di approvvigionamento determina un forte squilibrio tra il Nord, che ospita il 64% dei distributori di GNL, mentre il Centro ne ha il 25%, e il Sud l’ 11%. Il riequilibrio è possibile solo con l’entrata in attività di depositi come Venice LNG.
Per il 2025, quando Venice LNG sarà operativo, si prevedono in Italia circa 250 stazioni di servizio e circa 8 mila e 500 camion circolanti, per un consumo di circa 700 mila metri cubi.
Per quell’anno, in Europa saranno circa 1000 le stazioni e circa 35.000 i camion, per un consumo di circa 3 milioni di metri cubi. Un forte sviluppo è previsto nell’Europa centro-orientale, area d’interesse per Venice LNG.
La prima nave a GNL, escludendo le grandi metaniere, è entrata in servizio nel Mar Baltico nel 2013. Da allora gli ordini sono costantemente cresciuti con una forte accelerazione dal 2019.
Il naviglio a GNL è oggi il più moderno e il meno impattante per l’ambiente. Sono alimentate a GNL navi da crociera, portacontainer, petroliere, mercantili, traghetti, riforniti direttamente da piccole navi cisterna o da autobotti dai moli portuali.
Venice LNG S.p.a.
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Il progetto del deposito costiero di GNL a Porto Marghera è co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito della programmazione CEF (Connecting Europe Facility). La responsabilità di questa pubblicazione è esclusivamente del suo autore. L'Unione europea non è responsabile dell'uso che può essere fatto delle informazioni ivi contenute.